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Una italiana che arriva a Shanghai

Una italiana che arriva a Shanghai

Ciao! Mi chiamo Vienda Giacomelli e questo inverno farò un internship di un mese a Shanghai.

Ho 22 anni e studio all’Università Bocconi, dove sto completando la Laurea Specialistica in Amministrazione Finanza e Controllo.
Amo il mare, e bene o male tutto ciò che lo riguarda. Amo nuotare, andare a vela e fare sub, perché sono tutti sport in cui l’unico vero avversario è la natura e ciò mi regala un grande senso di libertà. Sarà forse questo che mi ha reso un tipo di persona che non ama passare troppo tempo nello stesso luogo. Amo viaggiare, girare e scoprire; sentirmi obbligata e legata ad un unico luogo mi opprime ed è per questo che durante l’Università ho cercato di sfruttare tutte le opportunità che potevo per passare dei periodi di studio all’estero. Sono stata in Canada, in Inghilterra, Germania e ho appena completato il mio exchange in Australia, una terra fantastica, in cui ho lasciato il cuore.
Forse l’unico aspetto negativo del viaggiare è che si perde il senso di appartenenza ad un luogo e, almeno nel mio caso, sento di dover ancora trovare il posto giusto per me, la città in cui vivrò e che saprà rispondere alle mie esigenze. Chi lo sa, magari questa città potrebbe essere proprio Shanghai!

Ho grandi aspettative per questo mio soggiorno a Shanghai. Si dice che Shanghai sia la New York dell’est, oppure l’equivalente di Parigi ma in oriente, dati i suoi molti negozietti, fantastici per lo shopping.
Come fa a non essere emozionante tutto questo? entrerò a far parte di un mondo completamente diverso da quello che conosco, ed è un mondo fatto di grande storia, tradizioni, con i suoi usi e costumi, eppure Shanghai è paragonata a New York, una delle città più globalizzate al mondo, non sembra un contro senso?
Decisamente non vedo l’ora di essere là e scoprirlo di persona, anche se devo ammettere di essere un po’ preoccupata, e la mia mente pullula di domande: come sarà l’impatto con la Cina? mi piacerà il cibo? saprò usare le bacchette? Sarò in grado di adattarmi ai modi di fare cinesi? Insomma, lo sappiamo, noi Italiani siamo abbastanza “estroversi” nel nostro modo di parlare, di gesticolare, nel parlare a voce alta… temo proprio che dovrò riconsiderare alcuni dei miei comportamenti se vorrò entrare a far parte di quel mondo.

In ogni caso mi sento davvero fortunata, non solo vivrò un’esperienza fantastica in una nuova città, ma lavorerò anche nel settore che più mi interessa. Lavorerò, infatti, in un fondo di Wealth Management, Private Equity e M&A. Ciò che mi piace di questo lavoro è che, a mio parere, tutti gli sforzi e il duro lavoro sono finalizzati a un risultato concreto, ovvero aiutare le aziende a creare valore. Se questo valore aggiunto viene creato in Cina, allora il tutto diventa ancora più interessante.
Al momento il mercato Europeo sta vivendo delle forti turbolenze, e molte aziende stanno pensando di spostarsi verso i più attraenti mercati emergenti. Tra questi la Cina è senz’altro il più allettante dei mercati, ma allo stesso tempo è il più difficile da conquistare. Uno dei principali ostacoli è la differenza nella cultura, che può essere superata solo vedendo e vivendo in prima persona queste differenze. Sono queste le ragioni per cui dovrò fare tesoro di questa esperienza, perché sarà grazie a questa che potrò non solo avere uno sguardo in quella che forse sarà la principale economia nei prossimi anni, ma anche essere in contatto con quella che è la complessa cultura cinese.

Sono sicura che durante questa esperienza imparerò molto su cosa vuol dire fare business in Cina, sulla cultura cinese, ma anche imparerò molto su me stessa. Ora sono in procinto di iniziare una nuova esperienza, e sono sicura che tutte le persone che incontrerò, gli amici che farò e le avventure che vivrò andranno a comporre un ricordo che porterò sempre nel cuore.

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