08 Sep Scoprendo Shanghai ogni giorno un po’ di piu’
Cari lettori,
Sembra incredibile ma gia’ anche la terza settimana e’ agli sgoccioli: mi avevano detto che il tempo sarebbe trascorso in fretta, ma non mi aspettavo volasse cosi’! Penso sia tutta una questione di ambientazione, una volta entrati nei ritmi tutto scorre piu’ rapido, non ci si sente piu’ un pesce fuor d’acqua ma si puo’ veramente cogliere il massimo da ogni singola esperienza.
Scoprendo Shanghai ogni giorno un po’ di piu’, mi sono imbattuta in realta’ talmente variegate da farti dubitare della loro autenticita’: puoi passeggiare per un’ora in strade costeggiate da grattacieli senza soluzione di continuita’ per poi ritrovarti nel bel mezzo di un mercato fatto di vicoli minuscoli e chioschetti di street food; puoi spendere ore a guardare le vetrine dei brand piu’ famosi per poi entrare nel minuscolo negozio di te’ che era proprio li’ affianco; puoi destreggiarti fra automobiliti inoscienti su una superstrada e finire in un enorme tempio buddhista. Shanghai non smettera’ mai di sorprenderti.
Domenica scorsa siamo andati con Absolute al tempio di Confucio, ed e’ stato davvero un forte impatto: questa serie di pagode enormi con i tetti rossi ricurvi, con statue dorate di Buddha che dominano su tutti gli interni, ed un sacco di persone che brandivano incensi pregando. Inoltre, tanti foglietti gialli legati agli alberi con dei nastri rossi, portavoce dei desideri di tutti quelli che sono passati per questo tempio.
Un’altra parte di Shanghai che mi ha lasciata senza fiato e’ stato l’M50, a cui consiglio a chiunque si interessi unbricolo di arte di andare. E’ un grandissimo conglomerato di gallerie d’arte contemporanea, atelier di pittori, studi fotografici, installazioni in 3d, esposizioni di vasi e chi piu’ ne ha piu’ ne metta: ti lascia stordito per quanta varieta’ vi si trovi. E tutto assolutamente gratuito, abbiamo speso un pomeriggio intero semplicemente passando di mostra in mostra, rapiti anche dai murales in ogni angolo (l’unica zona in tutta Shanghai dove abbia mai visto murales!).
Inoltre, se vi capita di passare per il Jing’an temple, non limitatevi a passeggiare all’esterno, ma prendetevi il tempo di gironzolare per le vie interne, dove i negozietti sono meno turisti e l’atmosfera e’ molto piu’ autentica, vi si schiudera’ un mondo.
La sera, non poteva mancare una cena italiana con Absolute: per quanto il cibo cinese mi piaccia (adoro sperimentare sempre qualcosa di nuovo, anche se essendo vegetariana a volte e’ piuttosto complesso), non c’e’ nulla come la pizza!
Il lavoro chiama (per quanto sono impegnata sembra quasi che otto ore non siano sufficienti!).. Al prossimo post!
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